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Lo Stupi.Diario di Paolo De Liguoro

Lo Stupi.Diario di Paolo De Liguoro. Intervista all’autore alla scoperta della sua carriera medica e di quella quella letteraria.

Lo Stupi.Diario di Paolo De Liguoro, SBS Edizioni.

“Stupi.Diario. Il mio cassetto della memoria” verso Casa Sanremo Writers 2024

In questo articolo, abbiamo l’onore di intervistare Paolo De Liguoro, una figura emblematica nel campo della medicina e del giornalismo.

Con una carriera medica ricca e variegata, il Dott. De Liguoro ha lasciato un’impronta indelebile sia come medico di famiglia che come coordinatore di emergenza territoriale.

Oltre alla sua dedizione nel settore sanitario, De Liguoro si distingue anche nel mondo editoriale, ricoprendo ruoli di prestigio come Presidente di MediCoop Vesevo e Direttore Responsabile di testate giornalistiche.

In questa intervista, esploriamo il suo percorso professionale, le sue passioni e i suoi progetti futuri, tra cui la sua recente incursione nel mondo letterario con “Stupi.Diario. Il mio cassetto della memoria”.

Dott. De Liguoro, la sua carriera medica è stata lunga e apprezzata. Ci racconti cosa l’ha spinta a intraprendere la strada della medicina e come è evoluta la sua passione nel corso degli anni?

“La scelta di fare il medico, è stata una scelta di vita, ambita già dagli anni del Liceo.

Cercata e desiderata con tutte le mie forze; purtroppo il mio percorso è stato sempre in salita, partendo da solo, senza alcuna strada già tracciata e con difficoltà economiche sopraggiunte per i miei genitori, per il costo dei libri e per le ingenti tasse universitarie.

Mio padre, per cambio di proprietà dell’Azienda dove lavorava, si vide disoccupato a 50 anni e rimettersi in gioco a quell’età, non fu semplice.

Ciononostante il suo supporto economico non mi è mai mancato ed anche dopo aver raggiunto il traguardo della Laurea, economicamente mi è stato sempre vicino, perché sa, per colpa della pletora di medici di quegli anni, anche per noi giovani laureati, inserirsi nel mondo del lavoro era piuttosto complicato.

Ma alla fine “il tempo è stato galantuomo” e personalmente sono soddisfatto di come sia andata; sono riuscito ad inserirmi discretamente nel mondo lavorativo, raggiungendo, incredibile ma vero, anche ruoli apicali nella mia professione.

Questo mi insegna ad affermare con convinzione alle giovani promesse che si affacciano alla Medicina: studiate, non fermatevi ai primi ostacoli e siate sempre consapevoli che alla fine, la meritocrazia la spunta sempre, anche se a volte le storture del Sistema sono tante ed evidenti.”

Ha svolto diversi ruoli nella sanità, dall’assistenza medica al ruolo di medico di famiglia e coordinatore di emergenza territoriale. Qual è l’aspetto più gratificante del suo lavoro quotidiano?

“Il rapporto fiduciario medico-paziente.

Sa, io ho avuto la possibilità di lavorare in ospedale e di svolgere l’attività di specialista ambulatoriale, essendo uno pneumologo, ho avuto anche per alcuni anni un ruolo di Coordinatore dell’emergenza territoriale, antesignana del famoso “118”.

Ma il mio sogno era quello di diventare un medico di Medicina Generale, un medico di famiglia a tutto tondo,  innovativo, un vero e proprio amico dei suoi pazienti, depositario dei loro problemi e delle loro esigenze, ed oggi, all’alba del mio pensionamento, credo di essere riuscito nell’intento.

Sì, ne sono convinto, quel rapporto di amicizia, di fiducia, di stima reciproca, è l’aspetto più gratificante del mio lavoro quotidiano.”

Il suo impegno va oltre la pratica clinica, essendo anche Presidente di MediCoop Vesevo e Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche. Come bilancia le sue responsabilità mediche con quelle editoriali?

“La MediCoop VESEVO è una Cooperativa di medici, che fondammo un gruppetto di noi, 11 se ricordo bene e che scelsero me come Presidente.

Oggi siamo dopo vent’anni una delle prime, se non la prima d’Italia come numero, quasi 200, e i miei colleghi hanno sempre confermato me come loro Presidente, il che mi responsabilizza moltissimo.

Avere una fiducia continuativa per un ventennio da tanti professionisti, non è cosa da poco.

E’ anche vero, però, che in questi anni, come Cooperativa di medici abbiamo prodotto tanto: abbiamo realizzato convenzioni molto vantaggiose per i Soci, abbiamo creato una Testata giornalistica dedicata, della quale sono il Direttore, grazie anche al fatto di essere un Giornalista pubblicista;

abbiamo realizzato una scuola di alfabetizzazione informatica per i medici con corsi dedicati ai professionisti che si affacciano alla professione, siamo organizzatori di eventi formativi per i medici, i famosi ECM, grazie al ruolo di Provider Ministeriale riconosciutoci dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e cosa fondamentale, siamo interlocutori dedicati e prioritari per le ASL e la Regione Campania, un grosso vantaggio per tutti noi.

Quelle dell’editoria, invece, è una passione personale, coltivata negli anni e che mi ha portato a dirigere alcune testate di primissimo interesse, come medicidiercolano.it, un riferimento per la Medicina di Famiglia, webTV 1, una webTV generalista nella quale conduco alcune rubriche e accreditata anche dalla Lega Calcio Nazionale Professionisti di Serie A, nella quale coniugo professione e passione, essendo un grande tifoso del Napoli Calcio.”

Stupi.Diario di Paolo De Liguoro
Stupi.Diario di Paolo De Liguoro

È stato selezionato per Casa Sanremo Writers 2024 con il suo libro d’esordio. Ci può parlare di questa nuova avventura letteraria e di cosa l’ha ispirato a scrivere Stupi.Diario. Il mio cassetto della memoria edito da SBS Edizioni?

“Essere in vetrina a Sanremo Writers 2024 è una gioia incontenibile, anche perché giammai avrei ipotizzato che questo libro, potesse suscitare tanto interesse.

“Stupi.Diario – Il mio cassetto della memoria”, è un viaggio nei miei ricordi, è un volo pindarico di 50 anni, dalle aule universitarie all’ambulatorio di medico di famiglia, nel quale ogni tanto mi soffermo, per analizzare alcuni momenti salienti che hanno caratterizzato non solo il mio volo, ma quello di un’intera generazione laureatasi nell’era di pletora medica degli anni ’80 e raccontando di alcune storture universitarie di quegli anni, come ad esempio il voto di scambio e di episodi divertenti e/o drammatici che ho vissuto in prima persona.”

Il suo coinvolgimento nella formazione medica è notevole. Qual è l’importanza, secondo lei, dell’educazione continua per i professionisti della salute?

“Ciascun professionista della salute deve fare la sua parte per educare la gente alla prevenzione e alla cura delle malattie.

Purtroppo, oggi nel 2023, c’è ancora chi crede che le vaccinazioni siano inutili, il fumo di sigarette non sia nocivo, lo sport serva solo per migliorare l’aspetto fisico e non che sia un’arma per allontanare le malattie, la corretta alimentazione non sia indispensabile e cose di questo genere.

C’è ancora da lavorare tanto sulla cultura sanitaria della popolazione.”

“Stupi.Diario. Il mio cassetto della memoria” di Paolo De Liguoro è disponibile in tutte le librerie e ovunque on-line. Ecco un link dove trovarlo:
CLICCA QUI
Qui il sito di SBS Edizioni, la casa editrice curata da Sheyla Bobba che porterà Paolo a Sanremo:
www.sbsedizioni.it

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