Nel 2001 esce la più bella raccolta dei Bee Gees
Musica

Nel 2001 esce la più bella raccolta dei Bee Gees

Nel 2001 esce la più bella raccolta dei Bee Gees. E non dovrei dirvi i brani del CD, li conoscete. Però quasi quasi, ve li dico lo stesso!

Nel 2001 esce la più bella raccolta dei Bee Gees. Inizia un millennio, cambiano gli amici, le donne, le monete, i Look e un miliardo di altre cose….

Però una costante rimane, almeno nel mio cuore, nella mia testa, nei miei ricordi.

Si perché è proprio di questo che vivo ogni tanto, dei miei ricordi, soprattutto quando sono dolci e mi coccolano un pò quando mi sento teso, incarognito per l’indifferenza delle persone, incredulo per la stupidità del mondo.

Ecco, in quei momenti metto su un disco come dice il mio amico Marco Bartolini, “e mi estraneo”…

Mi ricordo che ho ricevuto questo disco in regalo per il mio 33° compleanno da Pindo e Stefano Lionetti proprio alla fine di una serata dove suonavamo insieme a Genova.

Allora provate ad immaginarmi:

sono almeno le 2 del mattino, sono scoppiato per aver urlato più di tre ore davanti alla gente, accaldato come un boscaiolo sovietico, ansioso di prendere i soldi della serata, ma molto felice di questo mega-regalo e soprattutto frettoloso di correre in macchina a sentirlo durante il tragitto verso casa.

2,30 salgo in auto, infilo con delicatezza il cimelio nel lettore dell’autoradio, e vengo catapultato in un’universo parallelo fatto di profumi, colori e immagini che non vedevo da tempo, e pensate che non mi sono mai fatto neanche una canna!

Ma ciò che ho tra le mani, per me è molto più di una Droga, è un disco dei Beeeeeee Geeeees…

Ossia un viaggio lungo 40 anni, ma solo 25 per me e per quel che potessi ricordare fino a quel momento.

E allora via, partiamo con le tracce e mettiamo la prima, in tutti i sensi.

ANNI 60 che non ho vissuto ma ho assimilato in seconda battuta.

Apre il viaggio, 1-New York Mining Disaster 1941 un pezzo da paura con il quale scaldo il motore.

2-To Love Somebody la mia canzone d’amore, la più coverizzata di sempre. Segnalo la versione di Michael Bolton.

“To love somebody” Michael Bolton

3-Holiday una piccola opera d’arte, con vari momenti differenti tra loro, ma sempre in carattere.

4-Massachusetts se non la canticchi dopo poche misure, sei sordo.

Seguono a ruota:

5-World la preferita della Signora Luisa Cavanna, quando iniziai come suo regista in Radio, me la chiedeva sempre.

6-Words e sono già lacrime.

Ma con la 7-I’ve Gotta Get A Message To You appare mia mamma che canta la versione italiana di Mal-Pensiero d’amore, e li mi devo accostare.

E in uno stato di Oblio Musicale seguono:

8-I Started A Joke

9-First Of May

10-Saved By The Bell

11Don’t Forget To Remember

12 Lonely Days

13-How Can You Mend A Broken Heart ( consiglio anche la cover di Michael Boublè).

Beh..25 Minuti con la musica Pop più bella degli anni 60, MUSICA nella sua espressione più completa.

Arrivo sotto casa e penso, ancora una e poi salgo…

Nooo, non posso, perché iniziano le canzoni degli anni 70, e queste me le ricordo tutte, perché c’ero!

Allora spengo la macchina, cerco di aprire svogliato la portiera, e quei pochi secondi senza musica mi trasformano in un tossico in crisi d’astinenza.

Ho deciso, rientro in auto accendo il motore e mi levo dal parcheggio (i vicini non amano i Bee gees alle 3.30 del mattino).

Via Casaregis direzione Corso Italia, e si riparte con un decennio da paura.

ANNI 70, questi brani li ricordo bene, e sono tutti bei ricordi…

14-Run To Me. Un consiglio! Cercate anche la versione di Dionne Warwick & Barry Manilow.

15 Jive Talkin. Queste ritmiche introducono in un percorso Dance che ci accompagnerà nella Febbre del sabato sera (molto bella anche la versione di George Micheal)

16-Nights On Broadway. Per lei vale quello detto in precedenza per la 15, con la differenza che l’arrangiamento di questo motivo ad un certo punto blocca la ritmica e sconfina in uno speciale dolcissimo.

E questo sarebbe stato un problema da ballare in Discoteca.

17-Fanny (Be Tender With My Love). Meno famosa delle precedenti, ma comunque non meno bella.

18-Love So Right. Come puoi dire “la solita ballad dei Fratelli Gibb” senza sembrare offensivo?

19-If I Can’t Have You. Forse questa canzone la ricordiamo cantata da una donna (Yvonne Elliman) nell’album Saturday…

Ok! Ma la canzone è la loro e se la cantano proprio come i Bee Gees.

20-Love Me. Prove tecniche di canzone d’amore.

Alternando la voglia di cantare, ai ricordi più intimi della mia infanzia, guidando con molta calma (cosa che capita solo di notte), sono arrivato nel parcheggio del Monumento di Quarto.

E’ il momento delle CANZONI più famose di sempre, quelle che magari ami meno, che ascolti più distrattamente.

Ma che in realtà possono ricordarti le cose più profonde, come l’allestimento di una festa di Capodanno, organizzata dai tuoi fratelli più grandi, il tuo migliore amico che non c’è più che ti regala il disco che le contiene, le gare di ballo tra amici in casa quando i tuoi non c’erano, i primi amori che nascevano nel vicoletto sotto casa tua.

E allora via sentiamole ste botte al Cuore:

21-You Should Be Dancing

22-Stayin’ Alive

23-How deep is your love

24-Night Fever

25-More Than A Woman.

Non ho parole, ma detto tra noi, non servono!

26-Emotion. Questa canzone è stata portata al successo da Samantha Sang ma in questa raccolta come alcuni altri pezzi la cantano fortunatamente loro..(ascoltare subito la versione di Beyoncè)

27-Too Much Heaven. Non conosco molte melodie così belle, dirette, profonde! Giorgina la ama.

28-Tragedy. Potrebbe accadere se arrivato a questo punto, si rompesse l’autoradio!

29-Love You Inside Out. Questa è una di quelle canzoni che poteva serenamente essere dentro La febbre. L’ambientazione è simile a quelle prodotte da Galuten & Richardson, ma è meno tirata. Forse più Soul che Dance.

30-Guilty. Quanta eleganza in questo duetto con Barbra Streisand. “Davanti ai miei occhi la strada si presenta come un tappeto d’asfalto”, come diceva il mio amico Alex Chiarante.

31-Heartbreaker. Non ho mai dimenticato questa canzone, nella versione di Dionne Warwick. La mettevo come lento in discoteca al Mediterranee di Pegli. Quando la riascolto vedo le luci al neon Wood e osservo il formarsi delle coppie che si apprestano a ballare nella pista dal pavimento di luci colorate.

32-Islands In The Stream. La più nota versione è quella di Dolly Parton e Kenny Rogers, ma questa versione cantata da loro, con un arrangiamento un pò più moderno, è proprio una ciliegina sulla torta…

Ahhh, a proposito di torta. Mi è venuta una fame mondiale, quindi mi spacco un pezzo di focaccia dal forno di via Monte Suello e quasi quasi un Deca Macchiato dal Molinaro, tanto è aperto tutta la notte.

ANNI 80-90…100 e di più

Ricarica energetica avvenuta. FOCA & DECA albergano nel mio organismo.

La macchinetta delle sigarette in Corso Torino funziona, e allora via con un’altra Dose di Bee Gees, quella più contemporanea.

33-You Win Again. Dopo sei anni, nel 1987 arriva un disco diverso dallo stile Bee Gees. Chiaro che dopo alcuni anni anche gli arrangiamenti e i suoni siano diversi, ma le melodie restano sempre molto ancorate al loro Target, perciò amo questa canzone!

34-One. Con il 1989 arriva un disco bellissimo secondo me. La ritmica di Nathan East al basso e Steve Ferrrone alla batteria imprime al disco un taglio moderno, aggressivo e più fresco. Nonostante questo, all’interno di One ci sono due lenti delicatissimi: Bodyguard”  & “Wish You Were Here. Quest’ultima dedicata al fratello Andy.

35-Secret Love 1991 – 36-For Whom The Bell Tolls 1993.

Queste due canzoni mi ricordano Manuel Cossu un caro amico e collega, che in passato solitamente sarebbe stato qui al mio fianco a cazzeggiare tra canzoni e sigarette, parlando di tutto, con una sola priorità: ridere fino all’alba.

Vabbè, le cose cambiano come le vite e le canzoni, e allora voliamo al 1997 dove arriva

37-Alone. Questa è la prima canzone con la quale ho cercato di suonare la chitarra con Matteo Ponzano e Manuel Cossu. Risultati preoccupanti, ma i ricordi sono veramente ridicoli e piacevoli. Ne posseggo anche una documentazione fotografica.

38-Immortality. Questa versione del 2001 non si allontana molto da quella portata al successo da Celine Dion nel 1997. E non intendo solo per l’arrangiamento, ma anche per la resa canora. Perché l’insieme dei falsetti dei BG danno la giusta spinta agli incisi.

Ricordiamoci comunque che i cori della versione della Dion sono proprio dei Bee Gees, quindi il suono delle due versioni è molto simile, senza nulla togliere a Celine Dion.

39-This Is Where I Came In. Questo disco del 2001 allora lo avevo comprato già in primavera, e per essere sincero l’ho un pò trascurato.

Troppo lontano dalle melodie alle quali mi avevano abituato. Sì ai cambiamenti, ma se volevo un disco degli Oasis o dei Verve sceglievo loro. Poi con gli anni l’ho rivalutato, ma non di molto. Rimane comunque un disco da poche lacrime…..

40-Spicks & Specks. Strana scelta quella di chiudere un viaggio musicale arrivato al 2001 con una canzone del 1966. Ma cosa possiamo noi comuni mortali contro le scelte bizzarre delle divinità.

Però sentendo Spicks & Specks alla fine del CD numero 2, e tenendo conto che erano le 5 del mattino, ho creduto che l’autoradio fosse impazzita e tornata all’inizio del CD. Sì, ma addirittura del disco 1!

Allora prendo la custodia, estraggo il libretto interno e mi sincero di non essere impazzito, e che la playlist sia proprio quella.

Una singola nota bassa di Pianoforte in 4 scandisce il tempo di un capolavoro che mi rimarrà in testa nel tragitto che mi porta a casa, lungo le scale, mentre mi svesto, e sicuramente mi metterà a letto, ora che il giorno sta quasi per iniziare….

E allora buonanotte…o buongiorno!

Grazie Ste, grazie Pindo, grazie BEE GEES. Che notte ragazzi, quella di 20 anni fa!

Grazie Trenino.

(I riferimenti toponomastici sono localizzati alla città di Genova)

Bruno Santoro

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *