Il sindaco di Cortona Luciano Meloni insieme Romana Severini-Foto di Rosella Schiesaro
Cultura

A Cortona la mostra Giano-Culsans

A Cortona la mostra Giano-Culsans, il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini. Le serate con Picasso, il ricordo della figlia Romana.

A Cortona la mostra Giano-Culsans, tutti i dettagli.

Cortona luogo dell’anima per l’artista Gino Severini

Cortona ha inaugurato un nuovo capitolo del suo storico e profondo legame con uno dei suoi figli più illustri: Gino Severini, l’artista che ha attraversato tutte le avanguardie del Novecento.

Nato nel 1883 in questa cittadina toscana e scomparso a Parigi nel 1966, Severini continua a lasciare un’impronta indelebile sulla città che l’ha visto nascere.

Presso il Maec – Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona – è stata presentata la mostra “Giano-Culsans – il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini”, un progetto espositivo che mette in dialogo un antico bronzetto etrusco con l’opera emblematica dell’artista, prestata dalla figlia Romana per l’occasione.

Gino Severini, Giano bifronte, 1962 ~ Collezione Severini Brunori, Roma-Foto di Rosella Schiesaro
Gino Severini, Giano bifronte, 1962 ~ Collezione Severini-Brunori, Roma- Foto di Rosella Schiesaro

Gino Severini nel ricordo della figlia Romana

E proprio la presenza della figlia Romana Severini Brunori alla cerimonia di apertura ha aggiunto una dimensione emozionale profonda all’evento, con il suo ricordo lucido e affettuoso del padre.

Nel corso della conferenza-dialogo con la curatrice del progetto Daniela Fonti , Romana Severini ha raccontato di come Cortona fosse per il padre un luogo dell’anima, una città che l’artista non ha mai smesso di sentire vicina, pur vivendo per lunghi anni a Parigi. 

Quando passeggiava ai giardini del Parterre, pare dicesse che le nuvole erano le stesse del cielo di Parigi, l’altra sua casa.

A Parigi Gino Severini frequentava spesso Pablo Picasso.

“Quando mio padre era a Parigi, si vedevano praticamente tutte le sere. Picasso sembrava un uomo freddo, ma non lo era.

Organizzò addirittura una colletta per far andare mio padre a Barcellona dal suo medico personale.

Dopo circa un mese, però, mio padre volle tornare a casa a Parigi da mia mamma e da mia sorella.

E Picasso, che qualche piccola cattiveria la diceva sempre, sentenziò che “Severini non si era curato per niente, con tutto quello che ho fatto per lui. Usciva tutte le sere!”. Cosa ovviamente non vera”.

Un legame indissolubile con Cortona: l’eredità artistica di Gino Severini

Il senso profondo del legame tra Gino Severini e Cortona si coglie anche attraverso un gesto simbolico che l’artista compì nella sua vita: la donazione di alcune delle sue opere alla città, un lascito che è stato proseguito da Romana con altre significative donazioni.

Oggi, nelle sale rinnovate del Maec, si sta ricostruendo non solo il percorso artistico, ma anche quello umano di Severini.

Gli spazi del museo ospiteranno non solo i suoi celebri dipinti, ma anche schizzi, bozzetti, disegni, costumi della Commedia dell’Arte progettati da lui e cuciti dalla madre di Romana, nonché oggetti che hanno fatto parte delle sue nature morte.

Gino Severini è stato un artista di avanguardia, ma ha anche saputo tornare al classico in alcune sue opere significative, come ritratti, paesaggi e maschere della Commedia dell’Arte.

Il ricordo che Romana ne dà è quello di un padre amorevole, severo, ma sempre presente.

Le parole appassionate con cui racconta il loro legame evidenziano ricordi di immutata gratitudine e affetto.

Gino Severini a Cortona Locandina-Foto di Rosella Schiesaro
Gino Severini a Cortona ~ Un artista internazionale nella sua città – Foto di Rosella Schiesaro

Un cammino che continua: il 2026 all’insegna di Gino Severini

Alla presentazione della mostra erano presenti il sindaco Luciano Meoni, l’assessore alla Cultura Francesco Attesti, il presidente del Comitato tecnico del Maec Nicola Caldarone, i rappresentanti dell’Accademia Etrusca e il direttore del museo Giulio Paolucci.

A seguire, Romana Severini ha arricchito l’inaugurazione con riflessioni sulla vita e l’opera dell’artista.

Ma questa mostra è solo l’inizio di un ampio programma culturale dedicato a Gino Severini.

Per tutta la primavera, Cortona ospiterà conferenze, performance, eventi e la creazione di itinerari severiniani permanenti, pensati per guidare cittadini e visitatori alla scoperta del mondo dell’artista.

Il percorso espositivo non si limiterà solo all’arte, ma comprenderà anche momenti di riflessione e di approfondimento sulla vita e sull’opera di Severini, mantenendo vivo un legame sempre più forte tra l’artista e la sua città natale.

Romana Severini ha ribadito infatti più volte il legame del padre con Cortona, dove riposa presso il cimitero della Misericordia.

Un legame che va avanti, un percorso che culminerà nel 2026, anno in cui Cortona celebrerà i sessant’anni dalla morte del maestro.

Di Rosella Schiesaro

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Foto di copertina di Rosella Schiesaro: Sindaco di Cortona Luciano Meloni insieme a Romana Severini

Romana Severini, la storica e scrittrice Eleonora Sandrelli e la giornalista Rosella Schiesaro-Foto di Rosella Schiesaro
Romana Severini, la storica e scrittrice Eleonora Sandrelli e la giornalista Rosella Schiesaro – Foto di Rosella Schiesaro

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