Il Natale italiano a tavola
Cucina

Il Natale italiano a tavola

Il Natale italiano a tavola. Da nord a sud sono tantissime le tradizioni culinarie che riempiono le nostre tavole natalizie.

Il Natale italiano a tavola. Dalle lasagne al capitone viaggiando per l’Italia.

Pasta fatta in casa, carne, pesce o brodo: ogni luogo ha la sua tipicità natalizia. Ma il denominatore comune è sempre uno, quello di riunirsi tutti insieme per trascorrere momenti felici in un’atmosfera calda e festosa.

Viaggiando per l’Italia scopriamo insieme alcuni dei piatti tipici della tradizione di queste feste.

Ma se è vero che amiamo rispettare la cultura meravigliosa del Natale e la storia gastronomica della nostra regione, è altrettanto vero che siamo legati ai ricordi di famiglia e i piatti infatti sono spesso tramandati dai nostri nonni.

Anche se ogni regione ha un proprio menù, vari cibi, pur con qualche variante, sono consumati in diverse località. Ecco i dieci natalizi più diffusi nelle cucine del Bel Paese.

1. Tortellini in brodo

Li adoro letteralmente. In Emilia Romagna a Natale non possono certo mancare, e che siano rigorosamente fatti in casa! 

Sfoglia all’uovo, ripieno di carne (macinato di maiale e vitello), mortadella, prosciutto, uova, parmigiano, noce moscata e cotti in brodo di cappone.

Con il nome di cappelletti, sono il piatto forte del 25 dicembre anche in Umbria, Marche, Toscana e Lazio.

2. Lasagna

Cosa vogliamo dire della lasagna? Qualcosa di sublime, sempre e comunque.

Alla bolognese, con carne macinata e besciamella. Alla napoletana, con ricotta, sugo, fior di latte e polpettine….

Resta un piatto che, nelle sue diverse varianti, è scelto da numerose famiglie in ogni angolo della nostra penisola.

3. Minestra maritata

E qui ci si deve preparare anche psicologicamente.

Il “matrimonio” tra carne e verdura è alla base di questo piatto, risalente all’epoca della dominazione spagnola nel Regno di Napoli.

Con origini antiche degli anni del 1600 è un piatto ricco e corposo che ancora oggi è presente sulle tavole natalizie della Campania e della Calabria.

A base di ossa di prosciutto, cappone, gallina, vitello, salsicce, piccole scarole, borragine, cicoria, broccoletti e verza.

Riproposto con varianti più o meno sostanziose.

4. Baccalà

Sono moltissimi a scegliere il pesce per i propri festeggiamenti.

Principe delle tavole natalizie, il baccalà è consumato in numerose regioni nel cenone del 24 dicembre.

Viene preparato in diversi modi: fritto in Lazio e Campania, in umido – con pomodorini, olive nere, aglio e capperi – in Puglia, lesso in Basilicata, con uvetta, origano, pinoli e noci in Molise, con la polenta in Veneto.

5. Abbacchio

Famosissimo e piatto forte della tavola romana nel giorno di Natale è proprio l’abbacchio.

Un agnello cotto in forno con olio, aglio, salvia, rosmarino e vino bianco, servito con una crema di aglio, acciughe, aceto di vino bianco e olio.

Cucinato in altri modi, si consuma anche in Abruzzo (arrostito), in Puglia (al forno e servito con i lambascioni, cipolline selvatiche), Sicilia e Sardegna (con le patate).

6. Cappone

Ripieno in Lombardia e Toscana, bollito in Umbria e Liguria, arrosto in Piemonte e Marche, il cappone è diffusissimo sulle tavole natalizie dell’Italia settentrionale e centrale.

7. Capitone

Con questo nome si indica la femmina dell’anguilla di grandi dimensioni, che può arrivare fino a un metro e mezzo.

Immancabile nel menù della Vigilia in Molise – cucinato in umido, con alloro e aglio –, in Campania e Lazio, dove nonostante il suo elevato contenuto di grassi è fritto e servito caldissimo.

8. Brovada e muset

Diffusa nel Friuli Venezia Giulia, è una pietanza a base di rape (le “brovade”) bianche macerate per novanta giorni nella vinaccia – la buccia dell’uva – e poi cotte con il loro liquido, alloro e con un soffritto di aglio, lardo e rosmarino.

Le rape accompagnano il musetto, caratteristico cotechino friulano formato dalle parti della testa del maiale, tra cui il muso.

9. Canederli

Tipici del Trentino Alto Adige, sono polpettine di pane raffermo, speck, uova, latte, farina, pancetta e salame, cotte in brodo oppure servite con burro fuso e formaggio o ragù di carne.

10. Cavolfiore

Protagonista del cenone della Vigilia nel Lazio è proprio il cavolfiore, dove viene consumato in pastella.

In Campania invece, come ingrediente della cosiddetta “insalata di rinforzo” insieme a olive nere, capperi e “papaccelle” (peperoni piccoli sott’aceto).

Il Natale italiano a tavola
Il Natale italiano a tavola

Sono dunque tantissime le tipicità gastronomiche della tavola italiana natalizia e spesso non variano solo di regione in regione, ma anche da una località all’altra.

Ma il bello del Natale e soprattutto delle tradizioni, è che ogni famiglia può creare le sue e mantenerle vive tramandandole di generazione in generazione.

Io personalmente sono innamorata di questo periodo dell’anno, anche se non sempre l’ho vissuto come avrei voluto.

Ma credo abbia qualcosa di magico, capace di rendere il mondo più sorridente e armonioso.

Joy Cadenasso

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